Catia Bastioli - La biografia

Catia Bastioli è l’amministratrice delegata di Novamont. Nata a Foligno, si è diplomata presso il liceo scientifico della sua città con il massimo dei voti, per poi laurearsi in chimica all’Università di Perugia e frequentare la scuola di Direzione Aziendale "Alti potenziali Montedison" dell’Università Bocconi di Milano. Ha lavorato per l’Istituto Guido Donegani, Centro di Ricerca Corporate di Montedison fino al 1988, quindi ha contribuito a fondare il centro di ricerche Fertec sulle materie prime rinnovabili, diventato poi Novamont.
Negli ultimi 30 anni, prima come Direttrice Tecnica e, a partire dal 1996, come Direttrice Generale e infine come Amministratrice Delegata, Bastioli ha trasformato l’azienda da centro di ricerca in una Benefit Company e B Corp di riferimento nel campo delle bioplastiche e dei prodotti biochimici. Lo ha fatto attraverso un modello di bioeconomia circolare unico nel suo genere, volto a disaccoppiare lo sviluppo dallo sfruttamento delle risorse. Attraverso la sua leadership, l’azienda sta dimostrando al mondo che è possibile unire profitto e sostenibilità, contribuendo alla creazione di un futuro migliore per il nostro pianeta.
Bastioli è stata nominata "Inventore europeo dell'anno 2007", ha depositato 90 brevetti base e ben 900 brevetti internazionali. Tra questi, spicca quello del Mater-Bi, un rivoluzionario materiale di origine vegetale utilizzato nella produzione di sacchetti completamente biodegradabili per la raccolta dei rifiuti. La sua ricerca e il suo impegno per lo sviluppo di soluzioni sostenibili hanno avuto conseguenze profonde sulla nostra società, riducendo l'impatto ambientale dei materiali plastici tradizionali.
L’amministratrice delegata di Novamont fa parte del Club of Rome ed è la presidente del Kyoto Club, organizzazione impegnata nella lotta ai cambiamenti climatici. Guida inoltre l’Italian Cluster of Circular Bioeconomy SPRING, che promuove la ricerca e l'innovazione per uno sviluppo sostenibile a livello ambientale, sociale ed economico. La sua influenza si estende anche a livello europeo, come membro di gruppi di lavoro UE di alto livello, tra cui il Mission Board on Soil Health and Food.