Incontra James Vincent e conosci il suo punto di vista.

Nato nel profondo nord minerario inglese, James Vincent sperimenta sin dalla giovane età la frustrazione di non poter lasciare una traccia sul mondo. Il suo imprinting familiare, colto ma lontano dal mondo della creatività e del business, lo priva della sua energia e di quella spinta necessaria a fare la differenza. Lasciato il nido per nuovi orizzonti ha potuto concretizzare la sua capacità di fare storytelling e contribuire al lato umano del business per creare una connessione autentica tra persone e pensatori. La vita l’ha poi portato a lavorare a fianco di personalità straordinarie come facilitatore (alchimista) del loro genio e a contribuire, come desiderava, a lasciare il suo personale segno nel mondo. James invita anche te a trovare il tuo posto, anche quando ti porta lontano da casa, in cerca della tua personale trasformazione.

Negli ultimi sette anni della sua carriera, James ha formalizzato questo processo di estrazione del genio grazie alla sua FNDR. La metodologia che James e i suoi soci hanno messo in atto funziona per sprint (accelerazioni successive). Segui il flusso delle diverse fasi, dalla provocazione iniziale che si basa su domande sfidanti e perturbanti che vengono poste al cliente, fino a istigare l’immaginazione potenziale di chi li interroga, per poi trovare le parole giuste per raccontare una storia. La strategia è solo l’ultimo tassello di questo processo altamente disruptive, pensato per attivare la genialità inscritta nelle imprese, il cui DNA è cambiare il comportamento umano.

La progettazione creativa di James, guidata dalla storia e non dalla strategia, genera necessariamente una connessione con gli interlocutori basata sulla condivisione della loro narrazione personale. Questa è l’alchimia di FNDR. La strategia è solo lo strumento per dare sostanza alla storia, si tratta di un processo altamente personalizzato, creato a misura del cliente. Se vuoi essere un alchimista come James, devi avere la capacità di sintetizzare e dare forma all’identità e all’intelligenza personale e professionale dell’individuo con cui ti relazioni. E ricorda sempre che “You can't connect the dots looking forward. You can only connect them looking back”, come insegnava Steve Jobs. Solo una visione complessa e comprensiva di cosa succede nel mondo ti consente di comunicare il nuovo attraverso il familiare. Questa è la narrazione terapeutica di cui è capace un alchimista.

Usare parole che provocano una reazione porta a innovare il proprio linguaggio. Soprattutto in campo tecnologico questo è un processo indispensabile per trasformare il linguaggio tecnologico in linguaggio comprensibile a tutti, formando nuovi comportamenti collettivi. James sa che le idee sono volatili per definizione, scompaiono in un istante. Un gruppo creativo efficace deve essere ridotto all’essenziale e altamente concentrato sul proprio task. È una questione di equilibrio tra passione e distacco, che permette di lasciar andare le idee che non funzionano e ricominciare. Un’esperienza che James ha vissuto con Steve Jobs e che gli ha permesso di sistematizzare la sua terapia narrativa basata su un linguaggio che risuoni sia con l’IQ (il cervello) che con l’EQ (il cuore) tua e della tua audience. Ricorda: solo l’equilibrio tra mente ed emozione trasforma il mondo.

Steve Jobs ha detto “quando capisci che il mondo è governato da persone meno intelligenti di te, realizzi che puoi davvero cambiarlo”. Mutare lo status quo significa porsi domande su come si possano fare le cose in modo diverso. Condurre le persone verso territori nuovi parte sempre dal comprendere le cose come stanno, immaginare come farle in un altro modo e trovare il linguaggio per connettere queste due dimensioni. L’insegnamento di James Vincent sembra semplice, eppure è al tempo stesso complesso perché richiede timing, immaginazione, sensibilità e intuizione. Questi sono gli ingredienti per accompagnare generazioni di fondatori ad affrontare i salti epocali che hanno fatto la storia dell’umanità, possibili solo al momento giusto e quando i bisogni collettivi sono maturi per compierli. Fallire nel processo e saper dire no diventa quindi essenziale per cogliere l’attimo, questo il suggerimento di James per mettere in atto trasformazioni davvero rilevanti.

La musica ha sempre fatto parte della vita di James in maniera potente. Ex dj e batterista, ha ritrovato il beat della trasformazione della ritmica nel suo lavoro a fianco di Steve Jobs nel lancio dell’iPod. La digitalizzazione della musica ha portato a una serie di problematiche cruciali, dal punto di vista economico, dei diritti d’autore e dell’accessibilità da parte degli utenti alla musica stessa. La soluzione geniale per risolvere una situazione così complessa è stata far pagare un costo molto basso per una qualità di ascolto straordinariamente alta attraverso un oggetto elegante, divertente, semplice e assolutamente cool. Mille canzoni a disposizione nella tua tasca, un’intuizione geniale che ha portato a uno stato di estasi tutti i music fans del mondo. La “Silhouette Campaign” ha fatto il resto, trasformando un prodotto in una leggenda esperienziale. James sottolinea Il takeaway finale a proposito di questa vicenda: “è più importante farlo nel modo giusto che essere i primi”.

Un’altra trasformazione esemplare raccontata da James è quella che ha portato uno strumento tecnologico completamente distaccato dall’uomo e obiettivamente brutto, in un device che Steve Jobs (il primo umanista dell’era tecnologica) ha trasformato in un oggetto bello da creare e utilizzare. Sull’orlo della chiusura della produzione di computer, la sfida era rendere il Mac completamente diverso dal resto del mercato, un compagno di lavoro creativo ma anche efficace dal punto di vista professionale. Il processo che ha portato a questa trasformazione è stato lungo, la call-to-action di Steve Jobs era imperativa: passare dal 3% al 90% del mercato. La sua visione: concepire il MAC non più come una “cheap commodity”, ma il centro della vita digitale delle persone. Oggi Apple detiene il 90% del mercato come desiderato, immaginato e richiesto da Steve. Il take away di James per questo racconto trasformativo è: comprendi le opportunità di mercato per il tuo prodotto e immagina la crescita che può avere nel lungo termine. Ricordati che è solo con l’interazione di discipline diverse (tecnologia, condizione umana e arti liberali) che avvengono le sinergie più interessanti.

Per decenni il telefono ha avuto i pulsanti ed è servito per chiamare altre persone. Immagina cosa abbia significato proporre un telefono da usare solo grazie alle dita e senza pulsanti. Qual era il suo scopo? A cosa serviva? Poteva fare chiamate? L’uscita dell’iPhone ha generato reazioni esemplificative del comportamento umano, di fronte a un oggetto tecnologicamente ed esteticamente meraviglioso l’unica domanda era dove sono i pulsanti? Il cambiamento, la trasformazione è arrivata solo quando la gente ha riconosciuto l’iPhone come un super computer tascabile e soprattutto come una scorciatoia, attraverso le app, per tutte le incredibili cose che si possono fare nella vita. Il take away di James che puoi ricavare da questa trasformazione così sostanziale nelle nostre vite, è credere che qualcosa di semplicemente funzionale possa diventare una tua estensione creativa.

Viaggiare… Brian Chesky ha immaginato che farlo vivendo in una casa che diventa tua ma nello stesso tempo è lo specchio della persona e del Paese che ti ospitano a un costo sostenibile, poteva cambiare completamente il modo di viaggiare di tutti noi per sempre. Non più turisti, ma viaggiatori calati nel territorio con la possibilità di connettersi alla cultura e alle comunità locali, vivendo nella casa di qualcun altro. Con AirBnb tu porti in viaggio la parte migliore di te, ti connetti, attivi una relazione e una connessione reale con il territorio, generando un nuovo modo di concepire le interazioni e alimentando un network a cui chi ospita e chi è ospitato contribuiscono. “Dont’ go there, live there” è stato il claim perfetto e naturale per descrivere questo nuovo tipo di esperienza.

Grazie alle collaborazioni decennali con questi incredibili fondatori, James ha potuto riconoscere una serie di caratteristiche che li accomunano. Hanno tutti la capacità di vedere il mondo in modo completamente diverso da tutti gli altri. Sono super resilienti, per loro “no” è una risposta inaccettabile. E infine hanno sempre chiarezza di pensiero e di obiettivi. Dove queste caratteristiche non si sono ancora espresse al massimo del loro potenziale, James interviene per farle emergere alla luce. Ricorda inoltre che avere una mente aperta, fare accomodare sempre sia il tuo cuore che il tuo cervello al tavolo della tua visione creativa, sono azioni assolutamente fondamentali, così come avere una chiara visione di come il mondo dovrebbe essere. L’alchimia narrativa è un processo iterativo che innalza la conversazione su qualunque ambito garantendo un risultato che da buono diventa eccellente. Perché solo nella continua interazione si trova la versione migliore di te e della tua visione del mondo che vuoi e puoi trasformare.